La direttiva europea approvata a Marzo, sta generando un certo malcontento misto a panico negli italiani.
Vediamo in estrema sintesi di cosa si tratta, prima di generare reazioni fuori controllo.
OBBLIGHI per gli immobili esistenti:
– Classe energetica E entro il 2030
– Classe D entro il 2033
– Impianto fotovoltaico entro il 2032
OBBLIGHI per i nuovi edifici
– Case ad emissioni zero dal 2028 (dal 2026 se di proprietà pubblica)
Ma quando scattano i nuovi obblighi ?
Dovranno essere soddisfatti:
– all’ingresso di un nuovo inquilino
– alla vendita dell’edificio
– alla ristrutturazione dell’edificio
Sembrano quindi ingiustificate le paure di tanti italiani che credono che con l’approvazione della direttiva Case Green, dovranno da domani provvedere a riqualificare la propria casa, pena l’esproprio. Stiamo notando un effetto “panico generalizzato” che non fa bene al settore e non fa bene al percorso di degassificazione delle case italiane.
Ulteriori novità che spingono verso il GAS FREE
– STOP incentivazione alle caldaie che bruciano combustibili fossili, a partire da Gennaio 2024
– STOP installazione caldaie a combustibile fossile (metano, gpl, gasolio) anche se a condensazione, per i nuovi edifici e per gli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazioni rilevanti già a partire da gennaio 2024
NB: Lo STOP non vale per le caldaie ibride, probabilmente per consentire una transizione più “morbida” verso il GAS FREE.
La direttiva case green non è ancora stata recepita in Italia
Non è tutto così netto e definitivo: in realtà il 15/03/2023 è stata approvata a Bruxelles la posizione cosiddetta “negoziale” del Parlamento europeo sulla Direttiva Case Green (343 voti favorevoli, 216 contrari e 78 astensioni).
I parlamentari europei ora avvieranno i negoziati con i vari Stati dell’UE per concordare la forma definitiva ed applicativa della normativa.
L’obiettivo finale, con il quale concordano tutti, è quello di ristrutturare un più ampio numero di edifici energivori al fine di ridurre le emissioni di gas a effetto serra e il consumo energetico (riscaldamento, produzione acqua calda e cottura cibo, principalmente) entro il 2030, per raggiungere successivamente la neutralità climatica entro il 2050.
Pertanto, ora attendiamo il recepimento della direttiva in Italia con i decreti attuativi e le eventuali modifiche ed adeguamenti (ad esempio sono previste esenzioni per gli edifici storici ed in Italia ne abbiamo in abbondanza, quindi un adeguamento degli obblighi è corretto prevederlo per l’Italia).
Le paure degli italiani sull’argomento
La nostra Associazione sul tema della degassificazione deve però remare dritto: non abbiamo cavalcato il 110% e non cavalcheremo la Direttiva Case Green, perchè quello che ci sta a cuore è un discorso di sicurezza e sostenibilità che non deve essere inficiato dalla politica.
Le nostre proposte per la degassificazione delle case italiane
Servizi che eroghiamo in tutta Italia e che aiutano tutti: proprietario di casa, progettisti ed installatori.