Quante volte hai lasciato la TV accesa mentre eri in un’altra stanza? O hai dimenticato di scollegare il cellulare una volta carico? “Che sarà mai,” avrai pensato fra te e te, senza considerare che anche le attività quotidiane più semplici e ripetitive influenzano il presente e il futuro del pianeta (oltre alla tua bolletta).
Premere un interruttore, cucinare o fare una doccia calda rilascia infatti in atmosfera una serie di inquinanti (metano, ossido di azoto e altri composti organici volatili, etc.) dovuti al fatto che per produrre l’energia necessaria (elettrica o termica) sono state bruciate fonti fossili: sostanze invisibili, che spesso non conosciamo a fondo, ma che contribuiscono a determinare il peso della nostra impronta di carbonio. Ovvero l’impatto ambientale diretto o indiretto, calcolato solitamente in termini di emissioni di anidride carbonica (CO₂), delle nostre azioni.
Ogni italiano ha in media un’impronta di carbonio di circa 7 tonnellate di CO₂ all’anno, una buona parte delle quali deriva proprio dalle attività domestiche. Una quantità così alta di emissioni significa, per esempio secondo il parere della maggioranza degli esperti, trovarci ad affrontare estati sempre più calde – le particelle inquinanti sono in grado di trattenere il calore nell’atmosfera – e piogge più intense. Per questo ridurre la propria impronta di carbonio, iniziando dai luoghi più critici, è fondamentale.
Non fraintendere: non ti stiamo suggerendo di rinunciare ai tuoi comfort quotidiani. Non è necessario passare l’inverno al freddo o smettere di guardare la tua serie preferita. La differenza non sta nella rinuncia ma nelle scelte consapevoli: anche i cambiamenti più piccoli, infatti, possono contribuire ad un futuro più sostenibile. In questo articolo esploreremo insieme alcune strategie accessibili a tutti per ridurre l’impronta di carbonio della tua casa senza grandi sacrifici. Anzi, alcuni di questi cambiamenti possono addirittura aumentare il valore di rivendita della tua abitazione, rendendola più confortevole.
Ecco dove intervenire per ridurre l’impronta di carbonio della tua abitazione:
- Riscaldamento senza gas: le alternative
- Isolamento della tua casa, da dove partire
- Smart home, risparmia con intelligenza
- Lampadine tradizionali o LED?
- Energia rinnovabile, da dove comincio?
- Lettere sulle etichette di frigo e lavatrice, che significano?
- Manutenzione degli elettrodomestici fai da te
- Pianifica una valutazione energetica della tua casa
Riscaldamento senza gas: le alternative
Il riscaldamento a gas, sebbene sia uno dei metodi più comuni per mantenere le nostre case calde durante i mesi invernali, sta diventando costoso. Esistono però alternative più ecologiche ed economiche, in grado di ridurre drasticamente la tua impronta di carbonio. Vediamone tre (qui puoi trovare tutte le altre):
- Pompe di calore: estraggono energia termica dall’aria o dall’acqua, fornendo un riscaldamento con bassissime emissioni di gas serra, e sono efficienti con riscaldamento a pavimento o radiatori a bassa temperatura.
- Stufe a legna e biocombustibili: offrono un riscaldamento diretto e possono utilizzare fonti sostenibili come legna, pellet e mais. Se gestite correttamente, hanno un minore impatto ambientale rispetto al gas.
- Energia geotermica: questo metodo sfrutta il calore della Terra ed è a bassissime emissioni. Anche se l’investimento iniziale è alto, i risparmi sulle bollette energetiche a lungo termine possono renderlo molto vantaggioso.
Isolamento della tua casa, da dove partire
Buona parte dell’energia consumata in casa è destinata al riscaldamento. Per questo motivo, garantire un adeguato isolamento di pareti, tetto e pavimenti è essenziale per evitare sprechi e ottimizzare l’uso dell’energia generata.
Comincia con l’isolamento dei tubi esposti, un intervento a basso costo che non necessita necessariamente di un professionista (ti basterà acquistare un isolante con un buon valore R) e contribuisce a mantenere il calore in casa. Non dimenticare poi di occuparti delle correnti d’aria: spazi e fessure attorno a finestre e porte sono punti critici per la perdita di calore. Isolare queste aree è un modo semplice per risparmiare energia e ridurre l’impronta di carbonio della tua casa.
Se il budget te lo consente, ti consigliamo infine di considerare un intervento di coibentazione. Questo processo ferma il passaggio di calore tra l’interno e l’esterno dell’edificio grazie a materiali speciali inseriti nelle pareti, nel soffitto o sotto il pavimento.
Smart home, risparmia con intelligenza
In una casa intelligente le attività quotidiane possono essere gestite a distanza tramite soluzioni elettroniche e informatiche. Ad esempio, puoi regolare il riscaldamento in base alle diverse fasce orarie e spegnerlo automaticamente quando la luce del sole illumina le finestre. Inoltre, i dispositivi intelligenti possono disattivare gli apparecchi elettronici in standby, contribuendo a una gestione più efficiente dell’energia e alla riduzione della tua impronta carbonica.
(Vuoi rendere la tua casa più smart senza opere murarie? Abbiamo scritto una guida che fa al caso tuo).
Lampadine tradizionali o LED?
Le lampadine LED consumano fino all’80% in meno di energia rispetto a quelle tradizionali. Un abbattimento del fabbisogno energetico che si traduce in una diminuzione delle emissioni di CO2. In aggiunta, le lampadine LED hanno una vita utile che varia tra 15.000 e 25.000 ore, rispetto alle sole 1.000 ore delle tradizionali. Questo implica una minore frequenza di sostituzione, contribuendo così a ridurre i rifiuti e l’impatto ambientale associato sia alla produzione sia allo smaltimento.
Energia rinnovabile, da dove comincio?
Utilizzare per la propria abitazione energia rinnovabile è uno dei modi più efficaci per ridurre l’impronta di carbonio. Ecco alcune strategie e soluzioni che possono fare la differenza in breve tempo.
- Installa uno o più pannelli fotovoltaici: trasformano l’energia solare in elettricità, riducendo o eliminando la necessità di attingere alla rete elettrica tradizionale, che spesso si basa su fonti fossili.
- Prevedi l’aggiunta di batterie di accumulo: consentono di immagazzinare l’energia prodotta da fonti rinnovabili durante le ore di sole, rendendo possibile il suo utilizzo nei momenti di bisogno. Questo non solo aumenta l’autosufficienza energetica, ma riduce anche la dipendenza dalla rete elettrica, garantendo maggiore stabilità e sicurezza.
Lettere sulle etichette di frigo e lavatrice, che significano?
Le classi energetiche sono indicate tramite lettere e colori che vanno da “A” (massima efficienza) a “G” (minima efficienza). Scegliere apparecchiature a elevata efficienza energetica, riconoscibili dall’etichetta energetica “A” o superiore (come A+, A++, e A+++) rappresenta un’ottima scelta per diminuire l’impronta di carbonio della propria casa e ottimizzare i consumi domestici. Ecco alcuni consigli su come orientarsi nella scelta dei prodotti per i vari ambienti della casa:
- Elettrodomestici da cucina: frigoriferi, lavastoviglie e forni lavorano per diverse ore ogni giorno. Scegliere modelli di classe energetica “A” o superiore consente di abbattere i consumi, con un impatto positivo sulle bollette e sulle emissioni.
- Lavatrice e asciugatrice: le lavatrici ad alta efficienza sono pensate per ridurre non solo il consumo di energia, ma anche quello idrico. Le asciugatrici a pompa di calore, in particolare, possono tagliare notevolmente i consumi rispetto ai modelli standard grazie alla loro elevata efficienza energetica.
Manutenzione degli elettrodomestici fai da te
Un altro modo per ridurre l’impronta di carbonio in casa è mantenere e aggiornare regolarmente gli elettrodomestici. La manutenzione periodica ne allunga la durata e migliora l’efficienza, riducendo l’energia consumata.
- Frigorifero: Pulire le bobine ogni 6 mesi, soprattutto in ambienti polverosi. Sostituire i filtri dell’acqua (se presenti) ogni 6 mesi.
- Lavatrice: Pulire il filtro ogni 3 mesi e fare un lavaggio con aceto e bicarbonato ogni 6 mesi. Controllare le guarnizioni ogni 6-12 mesi.
- Asciugatrice: Pulire il filtro della lanugine dopo ogni uso e la ventola di scarico ogni 6 mesi; il filtro interno, ogni 3 mesi.
- Lavastoviglie: Pulire il filtro ogni 1-2 mesi e fare un ciclo di pulizia con aceto o prodotti specifici ogni 3-6 mesi.
- Forno e microonde: Pulire il forno dopo ogni uso e fare una pulizia profonda ogni 3 mesi. Per il microonde, pulire l’interno settimanalmente o secondo l’uso.
- Climatizzatori: Pulire o sostituire i filtri ogni 1-3 mesi durante l’uso. Consigliata una manutenzione annuale professionale.
- Caldaia e scaldabagno: Manutenzione annuale da un tecnico per efficienza e prevenzione guasti.
Pianifica una valutazione energetica della tua casa
La diagnosi energetica è un’analisi approfondita dell’abitazione, considerata come un sistema integrato composto da involucro e impianti. Questo studio, svolto da un professionista abilitato, prevede un sopralluogo tecnico e l’utilizzo di strumenti specifici per valutare ogni aspetto energetico della casa. Grazie a questa diagnosi, è possibile identificare aree di miglioramento nell’isolamento e nell’efficienza energetica, ottenendo così un piano personalizzato per ridurre l’impronta di carbonio.
Come calcolare l’impronta di carbonio della tua casa
Calcolare l’impronta di carbonio della propria abitazione richiede una misurazione che considera diversi aspetti e che può essere eseguita a varie scale. Oggi, sono disponibili molte risorse online e app dedicate. Un esempio pratico è il calcolatore gratuito dell’impronta di CO₂ offerto dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA). Questo strumento stima le emissioni generate nella tua casa in base ai dati di consumo energetico, come riscaldamento ed elettricità. La compilazione del questionario richiede meno di cinque minuti, ma è utile avere a portata di mano alcuni elementi, come le bollette energetiche.
Hai trovato utile il nostro articolo? Se hai bisogno di ulteriori consigli o suggerimenti per ridurre l’impronta di carbonio della tua casa, scrivici! Siamo qui per aiutarti a prendere decisioni più consapevoli e sostenibili.