Il sogno di avere una casa totalmente autosufficiente, che produca energia senza dover pagare le bollette del gas, sta diventando sempre più accessibile grazie all’evoluzione delle tecnologie rinnovabili.

COS’È UNA CASA AUTOSUFFICIENTE

Si tratta di un’abitazione che produce tutta l’energia di cui ha bisogno nel ciclo annuale senza dipendere in loco dai classici combustibili fossili. Questo è possibile grazie all’impiego di fonti di energia alternative e rinnovabili, come il sole o il vento e utilizzando tecnologie come pannelli solari, piani cottura a induzione e pompe di calore. L’energia prodotta, sia termica, sia elettrica, viene autoconsumata, stoccata o immessa in rete per massimizzare l’indipendenza dalle fonti fossili.

In questo modo si riduce l’impatto ambientale e si aumenta l’indipendenza energetica della casa. Questa tipologia di abitazioni risultano essere una scelta sostenibile e responsabile per chi desidera vivere in modo ecologico e in armonia con la natura.

Una casa autonoma senza le bollette dei combustibili fossili (metano, gpl, gasolio) è un’idea interessante per molte persone, ma ci sono alcuni fattori da tenere in considerazione prima di intraprendere questo percorso.

La prima cosa da considerare è il costo della casa autosufficiente. Costruire tale abitazione, infatti, richiede un importante investimento iniziale, ad esempio per l’installazione di un sistema di pannelli solari per generare energia. C’è da dire però che una volta sostenuta la spesa, i costi di gestione successivi saranno praticamente ridotti a tal punto da ripagare sempre l’investimento iniziale, grazie anche all’utilizzo dei bonus fiscali che dal 2007 accompagnano in diversi modi il percorso di riqualificazione energetica delle case italiane.

La seconda invece, è l’efficienza energetica dell’involucro. Anche se si ha una fonte di energia rinnovabile, come i pannelli solari fotovoltaici, se la casa non è efficiente dal punto di vista delle dispersioni termiche, si potrebbe comunque avere bisogno di troppa energia dalla rete elettrica pubblica. Per questo motivo, è importante assicurarsi che la casa sia progettata in modo da massimizzare l’efficienza energetica, ad esempio utilizzando serramenti performanti (con triplo vetro) e sistemi di isolamento termico (ad esempio cappotti ed insufflaggio).

Una volta che questi fattori sono stati gestiti, una casa autonoma energeticamente può offrire molti vantaggi. Primo fra tutti, l’energia prodotta è più economica rispetto all’energia acquistata dalla rete elettrica pubblica, il che significa che si possono risparmiare significativi costi energetici senza dover rinunciare al comfort. Inoltre, una casa completamente autosufficiente aiuta a limitare la dipendenza dalle fonti di energia fossile, abbassando notevolmente le emissioni di CO2 e riducendo così l’impatto ambientale. Ultimo punto da non dimenticare, con tutte queste trasformazioni aumenterà inevitabilmente il valore monetario dell’abitazione (grazie anche al certificato di CASA GAS FREE ottenibile seguendo il nostro protocollo di certificazione).

COME RENDERE UNA CASA ENERGETICAMENTE AUTONOMA

Per progettare una casa autosufficiente energeticamente, la prima cosa da fare è valutare i propri bisogni energetici. Ciò include il calcolo della quantità di energia necessaria per alimentare l’illuminazione, i sistemi di riscaldamento e raffreddamento, gli elettrodomestici, e così via. La nostra Associazione ambientalista ha studiato e definito 3 metodi per rendere la tua casa completamente autonoma: elettrica, biomasse e la tecnologia passiva (maggiori info alla pagina dedicata TECNOLOGIE).

casa autosufficiente energeticamente

Pannelli solari fotovoltaici

L’installazione dell’impianto fotovoltaico è un passo importantissimo per rendere la tua casa autosufficiente. Tale sistema permette di produrre energia elettrica utilizzando l’energia solare. Per tale progettazione la prima cosa da fare è valutare se la tua abitazione è adatta per un tale impianto: è necessario considerare l’orientamento della casa, l’angolo di inclinazione del tetto e l’ombreggiamento della zona. Solo successivamente si potrà procedere con la sua installazione, una volta determinata la taglia corretta per generare l’energia elettrica annuale in grado di compensare sia i consumi elettrici domestici, sia quelli generati dalla pompa di calore e dal piano cottura ad induzione. La compensazione si ottiene sia con sistemi di accumulo, sia sfruttando l’immissione in rete con contratti di valorizzazione energia come quelli che si sottoscrivono con il GSE).

È possibile integrare un sistema di accumulo ai pannelli solari attraverso un accumulatore al litio o altra tecnologia. Esso costituisce una vera e propria batteria per la tua abitazione, che ti consente di avvicinarti sempre di più all’autonomia energetica completa. Abbinando un accumulatore ai pannelli fotovoltaici, sarai in grado di immagazzinare l’energia e utilizzarla nei momenti di maggior necessità, come ad esempio durante le ore serali o nei giorni piovosi.

Quando si parla di energia elettrica è importante andare a menzionare anche le pompe di calore, un sistema che sfrutta l’energia termica presente nell’ambiente circostante per riscaldare o raffreddare un ambiente. In altre parole, è un’apparecchiatura che può trasferire il calore da una sorgente fredda (ad esempio l’aria esterna) ad un vettore caldo (ad esempio l’acqua calda che circola nei termosifoni), creando un flusso di calore che può essere utilizzato per riscaldare una casa o produrre acqua calda sanitaria.

Biomasse

L’utilizzo di biomasse per riscaldare la casa è un altro modo per renderla autosufficiente. Le biomasse includono legna, pellet e altri materiali organici. Ci sono diversi tipi di sistemi di riscaldamento a biomassa, tra cui stufe e caldaie, a pellet, a legna, a cippato, a nocciolino, etc..
Se a km zero, ovvero con filiera corta, allora legna, cippato e nocciolino risultano essere soluzioni particolarmente amiche dell’ambiente visto che favoriscono lo smaltimento di scarti legnosi senza aumentare le emissioni di CO2 in atmosfera.

Tecnologia passiva

Infine, la tecnologia passiva va realizzare un “super involucro” con un efficiente sistema di ventilazione meccanica controllata: in questo modo l’abitazione si riscalda sfruttando solo gli apporti gratuiti come quello solare, degli elettrodomestici e delle persone che vivono la casa.
Tale progettazione richiede l’attenzione ai dettagli, come l’orientamento della casa, l’isolamento termico, la ventilazione, l’utilizzo di finestre a bassa emissività e l’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale.

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