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Vittoria fotovoltaico: l’energia solare costa meno di nucleare e centrali a gas

Negli ultimi anni, le energie rinnovabili, e in particolare il fotovoltaico, hanno guadagnato terreno non solo come soluzione ecologica, ma anche come alternativa conveniente. I continui progressi tecnologici nel settore hanno permesso di abbattere notevolmente i costi di produzione dell’energia solare, rendendola competitiva e spesso più economica rispetto alle fonti energetiche tradizionali come gas, carbone e nucleare.

Uno studio recente del Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems, prestigioso centro di ricerca europeo, ha evidenziato quanto il fotovoltaico sia diventato accessibile: i costi dell’energia prodotta dai pannelli solari, associati a batterie per l’accumulo, sono ora inferiori rispetto a quelli di molte centrali elettriche tradizionali. Questo perché l’energia solare sfrutta una fonte gratuita e inesauribile, il sole, il cui approvvigionamento non è influenzato dalle oscillazioni di prezzo dei combustibili fossili, al contrario di ciò che accade per gas e carbone.

fotovoltaico più conveniente di nucleare e carbone

I dati del Fraunhofer Institute, che esamina i costi delle diverse fonti energetiche dal 2010, dimostrano come impianti fotovoltaici e turbine eoliche onshore siano attualmente i sistemi di produzione più economici in Germania, con costi che vanno dai 4,1 ai 9,2 centesimi per kilowattora (kWh). Anche i sistemi fotovoltaici dotati di batterie, necessari per garantire una fornitura di energia continua, mantengono costi competitivi grazie ai recenti miglioramenti nell’efficienza e al calo dei prezzi delle batterie. 

Il Fraunhofer Institute utilizza una metrica chiave, il “Levelized Cost of Electricity” (LCOE), o costo livellato dell’elettricità, per misurare il costo medio di produzione dell’energia per ogni kWh. Questa misura tiene conto di tutte le spese, incluse quelle di installazione, manutenzione e gestione, permettendo un confronto diretto tra diverse fonti energetiche. Attualmente, il LCOE per gli impianti fotovoltaici in Germania è tra i più bassi, risultando molto competitivo rispetto a quello delle centrali a gas o carbone.

È importante sottolineare che i dati del Fraunhofer si riferiscono alla Germania, dove l’irraggiamento solare è inferiore rispetto a quello dell’Italia (e in particolare del Sud). In regioni con maggior irraggiamento solare, come appunto il meridione d’Italia, i costi per kWh del fotovoltaico potrebbero risultare ancora più bassi, aumentando l’attrattività di questa tecnologia nel nostro Paese.

Persino altre tecnologie emergenti come l’agrivoltaico, le centrali a idrogeno e le nuove centrali nucleari, pur essendo promettenti, presentano ancora costi più elevati e non sono al momento economicamente vantaggiosi quanto il solare e l’eolico. Una tendenza che, secondo gli esperti del Fraunhofer Institute, continuerà in questa direzione: i costi delle tecnologie rinnovabili, in particolare del fotovoltaico, continueranno a ridursi nei prossimi decenni. 

Scegliere il solare, soprattutto in un Paese come l’Italia, può quindi tradursi in un notevole risparmio energetico e in un significativo contributo alla riduzione delle emissioni di gas serra, aiutando a costruire un futuro più sostenibile.

Ma come funzionano i pannelli solari, quanto costano e cosa comporta il processo di installazione? Esploriamo tutte queste tematiche nel dettaglio.

Cosa sono i pannelli solari e come funzionano

I pannelli solari, noti anche come moduli fotovoltaici, sono dispositivi progettati per trasformare l’energia solare in energia elettrica. Ogni modulo è costituito da numerose celle che assorbono la luce solare. Queste celle contengono strati di materiale semiconduttore, di solito il silicio, che attivano un campo elettrico grazie al movimento degli elettroni quando la luce colpisce il pannello.

Questa tecnologia, basata sul cosiddetto effetto fotovoltaico, consente di convertire la luce in energia elettrica. I pannelli solari attuali sono progettati per funzionare in diverse condizioni di luce, comprese quelle nuvolose, e garantiscono un’efficienza energetica anche quando la luce è meno intensa.

Permessi per installare pannelli solari

Nel 2023, la regolamentazione per l’installazione di impianti fotovoltaici è stata aggiornata, con alcune novità rilevanti per cittadini e imprese. Per installare un sistema solare è necessario ottenere determinati permessi, che variano in base alla dimensione dell’impianto e alla sua ubicazione.

  • In generale, gli impianti di dimensioni ridotte (fino a 200 kW), usati per l’autoconsumo domestico, possono essere installati senza permessi particolari, richiedendo solo una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) da inviare al Comune.

  • Per impianti di dimensioni maggiori, invece, serve un permesso di costruzione, ottenibile tramite la presentazione di un progetto dettagliato. In aree vincolate, come quelle paesaggistiche o protette, sono richieste ulteriori autorizzazioni dagli enti competenti.

Poiché la procedura per i permessi può variare notevolmente da un comune all’altro, è sempre consigliabile informarsi preventivamente presso l’ente locale. Affidarsi a professionisti del settore per la progettazione e l’ottenimento dei permessi garantisce il rispetto delle normative e la realizzazione di un impianto sicuro e ben funzionante.

Fasi per installare i pannelli solari

L’installazione di un impianto fotovoltaico richiede una serie di passaggi ben definiti, necessari per assicurare l’efficienza del sistema. Prima di tutto:

  1. È necessario un sopralluogo tecnico per valutare la fattibilità dell’installazione, considerando l’orientamento del tetto, l’inclinazione, la presenza di ombre e lo spazio disponibile.

  2. Successivamente, si procede con la progettazione dell’impianto, tenendo conto delle esigenze energetiche, delle caratteristiche del sito e delle normative locali.

  3. Dopo la progettazione, si acquista l’attrezzatura necessaria, come i pannelli, l’inverter, le strutture di montaggio e il cablaggio. Il montaggio dei pannelli sul tetto o su una struttura a terra viene poi eseguito, seguito dall’installazione del sistema di cablaggio e dell’inverter, con l’assistenza di tecnici qualificati.

  4. Una serie di test finali assicura il corretto funzionamento del sistema. 

Programmare controlli e manutenzioni periodici è fondamentale per preservare l’efficienza dell’impianto, che può avere una durata superiore ai 25 anni.

Quanto costa installare un impianto fotovoltaico?

I costi di installazione di un impianto fotovoltaico possono variare notevolmente a seconda di vari fattori. In generale, gli impianti più grandi e tecnologicamente avanzati hanno costi superiori rispetto a quelli più piccoli. Anche le caratteristiche strutturali del sito possono incidere: installare pannelli su un tetto inclinato o su una struttura a terra può risultare più complesso rispetto a un tetto piano, influendo sul prezzo finale.

La posizione geografica può influire, dato che in alcune regioni i costi di manodopera sono più elevati e possono esserci spese per permessi locali. Anche i costi di manutenzione devono essere considerati, includendo ispezioni e pulizie periodiche. Nonostante l’investimento iniziale, l’impianto solare può generare significativi risparmi in bolletta. Vediamo come:

  • Autoconsumo: l’energia prodotta dall’impianto può essere consumata direttamente, riducendo la necessità di acquisto di energia dalla rete.
  • Scambio sul posto: L’energia non consumata immediatamente può essere immessa nella rete elettrica. In cambio, si ottiene un credito in bolletta, che contribuisce a ridurre ulteriormente l’importo da pagare.

Grazie a questi meccanismi, è possibile ridurre in modo sostanziale, e talvolta anche eliminare, i costi della bolletta elettrica. Inoltre, l’uso di energia rinnovabile supporta la sostenibilità ambientale, riducendo le emissioni di CO2 e accresce il valore della proprietà, rendendola più appetibile sul mercato.

Incentivi disponibili per il fotovoltaico nel 2024

Nel 2024, installare un impianto fotovoltaico è ancora più conveniente grazie agli incentivi disponibili. Eccone alcuni:

  • Ecobonus: offre una detrazione fiscale che va dal 50% all’85% a seconda del tipo di intervento e del miglioramento dell’efficienza energetica. Nel 2024, la detrazione standard è del 65% per interventi come isolamento termico, sostituzione di impianti di riscaldamento e installazione di pannelli solari. La detrazione è applicabile sia su IRPEF che su IRES e va ripartita in dieci rate annuali.

  • Fondo Reddito Energetico: le famiglie con un ISEE fino a 15.000 euro (o 30.000 con quattro o più figli) possono accedere a un fondo che fornisce un contributo fino a 11.000 euro per impianti fotovoltaici, includendo una quota fissa e un importo variabile in base alla potenza installata.

  • IVA agevolata: chi installa un impianto fotovoltaico su edifici esistenti può beneficiare di un’IVA ridotta al 10% (o al 4% per nuove costruzioni), che si applica anche ai costi delle batterie di accumulo.

  • Bonus Fotovoltaico: la detrazione fiscale del 50% per l’installazione di impianti fotovoltaici fino a 20 kW è prevista anche per il 2024, applicabile sia alle prime che alle seconde case, senza necessità di ristrutturazione.

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