EcoLab per eliminare il gas

Abbiamo dedicato una rubrica di 14 puntate su GRP TV denominata “ECO LAB” che è andata in onda nel 2022 e nei primi mesi del 2023, all’interno della quale abbiamo spiegato come affrancarsi dal gas e dalle fonti fossili, eliminare il gas gradualmente, appunto “passo dopo passo“.

Le puntate le trovate sul nostro canale YOU TUBE con una  play listi dedicata: ECO LAB 

E’ possibile eliminare il gas gradualmente ? Eliminare il gas parzialmente ?
Certamente, è possibile farlo e lo possono fare tutti, anche gli appartamenti in condominio, per aumentare l’indipendenza energetica e l’autonomia.
Quali sono i passi per rendere la propria casa più autosufficiente ?
Cosa fare per iniziare subito a risparmiare sui costi di metano, gpl e gasolio ?
La nostra associazione ambientalista vi può dare supporto per iniziare il percorso GAS FREE, passo dopo passo.

PRIMO PASSO PER ELIMINARE IL GAS: CUCINARE ELETTRICO

Piano cottura per eliminare il gasAbbiamo trattato l’argomento sia in una puntata di ECO LABsia con un articolo dedicato sul nostro BLOG: LA PIASTRA AD INDUZIONE.
Sostanzialmente, cucinare con un piano cottura ad induzione è sempre conveniente sia economicamente, sia in termini di sicurezza e salute, sia ovviamente dal punto di vista ambientale.
Ovviamente aumenteranno i consumi di energia elettrica, ma diminuiranno quelli del metano o del GPL, ed anche senza impianto fotovoltaico, la convenienza c’è.
In questo modo, anche se in modo ridotto, la nostra casa ha iniziato il percorso di degassificazione e stiamo dando già il nostro piccolo contributo per l’ambiente.

MAGGIORE SICUREZZA IN CASA SENZA GAS

Oltre ad aver incrementato il livello di sicurezza in casa, sia in termini di inalazione di gas, sia in termini di possibili esplosioni o incendi: ogni anno in Italia si registrano centinaia di incidenti domestici, alcuni anche mortali, dovuti a problemi con il gas. Spesso dovuti a cattiva o mancata manutenzione, ad esempio, della tubazione di alimentazione gas dei fornelli, oppure alla chiusura dei fori di areazione della cucina, etc.
Per “tagliare la testa al toro”, l’unica cosa da fare è eliminare il gas per la cottura del cibo: in questo caso si possono finalmente chiudere i fori di areazione in cucina e ci si può dimenticare di tutte le prescrizioni necessarie per la sicurezza, legate al GAS.
IMPORTANTE: bisogna portare un cavo elettrico (linea elettrica) dedicata dal quadro elettrico generale fino al piano ad induzione. Chiedete aiuto al vostro elettricista di fiducia.

SECONDO PASSO: ACQUA CALDA SANITARIA SENZA FONTI FOSSILI

pompa di calore per eliminare il gas

Abbiamo trattato l’argomento sia in una puntata di ECO LABsia con un articolo dedicato sul nostro BLOG: LA POMPA DI CALORE PER ACS.

Anche in questo caso, utilizzare una pompa di calore dedicata per la sola produzione di acqua calda sanitaria, è un ottimo metodo per ridurre la bolletta del metano, o del GPL o del gasolio, anche senza l’utilizzo di un impianto fotovoltaico per eliminare il gas parzialmente e gradualmente.
In abbinamento ad un piccolo impianto fotovoltaico, il sistema pompa di calore per ACS diventa imbattibile e riduce i costi per la produzione di acqua calda sanitaria anche del 90% rispetto alle soluzioni con fonti fossili.

IL BOILER ELETTRICO PER ACS

In alternativa, riducendo la spesa iniziale, ma anche il risparmio annuale, si può utilizzare anche un boiler elettrico classico in abbinamento ad un impianto fotovoltaico. I consumi elettrici in questo caso aumentano fino a 4 volte rispetto ad una pompa di calore, poiché lo scaldacqua elettrico con resistenza elettrica classica, lavora con COP=1 sfruttando il cosiddetto “effetto Joule”, mentre la pompa di calore sfrutta il ciclo frigorifero e l’energia termica presente nell’aria con COP=4.
Un esempio numerico semplice per far comprendere il concetto di COP=4: una boiler da 100 litri con pompa di calore, assorbe circa 300W di energia elettrica, ma trasferisce all’acqua mediamente 1.200 Watt di energia termica (sfruttando appunto l’energia termica presente nell’aria esterna).

SOLARE TERMICO E BIOMASSA

Terza soluzione, un impianto solare termico in abbinamento ad un boiler elettrico (da utilizzare in inverno): in questo caso si avrà la possibilità di avere acqua calda gratis (o quasi, al netto dei consumi del circolatore per i sistemi con accumulo separato) in Estate e per quasi tutta la Primavera e l’Autunno, ma in Inverno bisogna integrare con il boiler elettrico.
Quarta soluzione, utilizzare la caldaia a biomassa in inverno ed un sistema alternativo in estate (pompa di calore per acs oppure solare termico): in questo caso, se si ha già una caldaia a biomassa per scaldare casa, è conveniente produrre anche l’acqua calda sanitaria; in Estate e nei periodi di temperatura mite, non è conveniente far partire la caldaia a legna (pellet, nocciolino, etc.) solo per produrre acqua calda sanitaria, quindi si utilizzano sistemi alternativi come la pompa di calore per acs, un boiler elettrico o un solare termico.

TERZO PASSO: RISCALDARSI SENZA FONTI FOSSILI

confronto costi riscaldamento per eliminare il gasAbbiamo trattato l’argomento sia in una puntata di ECO LABsia con diversi articoli sul nostro BLOG.

Quest’ultimo passo è certamente quello più impegnativo, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista di gestione della casa per eliminare il gas totalmente.
Il rischio di trovarsi in situazioni spiacevoli è abbastanza alto, se non ci si affida a progettisti esperti di sistemi Gas Free, ed aumenta se l’abitazione si trova in province dove l’inverno è particolarmente rigido (zone climatiche D,E,F ad esempio).
In questi casi è fondamentale non procedere senza una diagnosi energetica approfondita del fabbricato se si tratta di una riqualificazione energetica, oppure senza un progetto Ex Legge 10 se si tratta di una nuova costruzione. Fate molta attenzione ai progetti “copia-incolla” ed ai progetti fatti solo per completare l’iter burocratico: in questi casi i soldi spesi sono veramente “soldi buttati” per avere della “carta timbrata” e niente di più. Il nostro suggerimento è invece di investire una parte del vostro budget per progettare bene la vostra casa gas free, con la dovuta calma e la necessaria libertà per fare la giusta scelta impiantistica.

PAVIMENTO RADIANTE E VENTILCONVETTORI

Nei casi in cui il sistema di emissione è un pavimento radiante o comunque un sistema a bassa temperatura, l’eliminazione della caldaia esistente (metano, gpl o gasolio) è un passo più semplice da progettare, soprattutto se l’involucro della casa è anche coibentato, anche non esageratamente. Negli altri casi, con sistemi di emissione a media o alta temperatura, come ventilconvettori o radiatori, sconsigliamo di effettuare qualsiasi valutazione GAS FREE senza un’attenta progettazione termotecnica (diagnosi energetica) del sistema involucro-impianti.

ELIMINARE IL GAS PARZIALMENTE: LE POMPE DI CALORE ARIA-ARIA

In verità, c’è una soluzione intermedia con l’utilizzo di pompe di calore aria-aria per riscaldarsi: i classici climatizzatori a parete, ad esempio, possono essere utilizzati oltre che il raffrescamento, anche per il riscaldamento, abbattendo ulteriormente il consumo di gas o altra fonte fossile in casa; soprattutto nelle zone dove la climatizzazione estiva è inevitabile, rappresenta una soluzione interessante sfruttare le stesse macchine per il raffrescamento, anche per il riscaldamento ad aria durante l’inverno.
Quali sono i punti di forza di questa soluzione intermedia con riscaldamento ad aria, che porta alla realizzazione di una Casa Semi-Gas Free:

  1. Riduzione del consumo di metano (gpl o gasolio): in alcune località d’Italia, si può ridurre a zero, come per esempio al Sud, dove le temperature invernali sono più miti ed è facile riscaldarsi per poche settimane all’anno con pompe di calore aria-aria, soprattutto perchè nella quasi totalità delle abitazioni del Sud Italia sono già presenti climatizzatori per il raffrescamento estivo;
  2. Ridotto costo di investimento iniziale; addirittura costo di investimento nullo se si sono già installate le pompe di calore aria-aria per il raffrescamento estivo)
  3. Facilità di installazione e di manutenzione: rispetto ad una caldaia a gas o gasolio, i climatizzatori hanno manutenzione annuale a costo zero (pulire il filtro delle unità interne è un’operazione semplice, alla portata di tutti); solo in rari casi, dove il climatizzatore è un multizona con una quantità di gas refrigerante oltre una determinata soglia (varia in base al tipo di gas refrigerante), è prevista una manutenzione da parte di una ditta certificata;
  4. Flessibilità di installazione: oltre al classico Split alto a parete, si possono valutare soluzioni canalizzate molto efficienti che portano l’aria calda/fredda in ogni stanza

PUNTI DEBOLI DLLE POMPE DI CALORE ARIA-ARIA

Di contro bisogna valutare i seguenti punti deboli di un riscaldamento ad aria con pompe di calore aria/aria:

  1. Discomfort ambientale: se la casa è poco coibentata e si trova in una località con inverni rigidi, si dovrà aumentare il flusso d’aria con un aumento di rumorosità ed una diminuzione generale di comfort dovuto alle correnti convettive ed alla disparità di temperature superficiali
  2. Aumento dei consumi elettrici: ovviamente se si riducono i consumi di metano, gpl o gasolio, di conseguenza aumenteranno i consumi elettrici per alimentare la pompa di calore aria-aria; senza l’ausilio di un impianto fotovoltaico, i consumi elettrici sono ancora minori dei consumi di gas (dipende anche dalle tariffe di acquisto) fino ad una certa temperatura esterna dove la pompa di calore aria-aria lavora con un COP, ovvero un rendimento, tale da essere più conveniente rispetto alla classica caldaia, soprattutto su termosifoni/radiatori; questo punto di pareggio dipende sia dalla temperatura esterna, sia dall’efficienza reale della pompa di calore aria-aria; possiamo certamente dire che alla temperatura esterna di 7°C (quella nominale per la quale trovate i dati di targa della pompa di calore) riscaldarsi con una pompa di calore aria-aria è più economico che riscaldarsi con una caldaia a metano su termosifoni;
  3. Temperatura esterna di blocco: a differenza delle pompe di calore specifiche per riscaldamento (quelle aria-acqua per esempio) i climatizzatori hanno temperature di blocco compressore meno rassicuranti, ma solo se li installiamo in zone climatiche E ed F: infatti la maggior parte vanno in blocco per temperature comprese tra i -10°C ed i -15°C esterni.

LA DIAGNOSI ENERGETICA PER ELIMINARE IL GAS

La DIAGNOSI ENERGETICA è quindi lo strumento cardine che deve essere utilizzato. A rimarcare l’importanza della Diagnosi Energetica, segnaliamo le seguenti interviste rilasciate dal nostro Presidente ing. Simone Scotto di Carlo:

Vivere senza Gas è economicamente vantaggioso

Certamente quindi il primo passo può essere fatto da tutti: cucinare senza gas deve diventare lo standard in tutta Italia.
Produrre acqua calda sanitaria con fonti rinnovabili è il secondo passo e può essere affrontato dalla maggioranza degli italiani, essendo fattibile anche nei condomini.
Ricapitolando, il SISTEMA BASE è il seguente:

  • PIANO COTTURA AD INDUZIONE
  • POMPA DI CALORE PER ACS (oppure SOLARE TERMICO)
  • GENERATORE FOTOVOLTAICO

Questa prima configurazione è un interessante primo contributo che puoi dare all’ambiente ed al Paese per affrancarsi maggiormente dalle fonti fossili.

Quanto costa eliminare il gas per cottura cibo e produzione acqua calda ?

La spesa è contenuta, anche se varia molto da famiglia a famiglia e soprattutto in base ai prodotti che si scelgono , ma mediamente possiamo stimare che per il suddetto sistema base si hanno i seguenti costi di fornitura e posa :

  • PIANO COTTURA MONOFASE: costo Euro 1.000 +IVA (compresa la nuova linea dedicata dal quadro generale)
  • POMPA DI CALORE PER ACS da 200 litri: costo Euro 3.500 + IVA 
  • GENERATORE FOTOVOLTAICO DA 4,0 kWp: costo Euro 9.000 + IVA (per ridurre anche i consumi domestici)
  • TOTALE:  costo 13.500 + IVA 10%
  • DETRAZIONE 50% su tutto l’importo IVA INCLUSA: 7.425 Euro in 10 rate annuali

Si può quindi entrare nel mondo GAS FREE senza spendere cifre proibitive: con un costo di circa 743 Euro all’anno, un investimento sostenibile dalla maggior parte delle famiglie italiane (meno di 75 Euro al mese, praticamente il costo di un abbonamento alla pay TV).

Ma quanto vale il risparmio ottenuto con il SISTEMA BASE ?

E’ sbagliato dare numeri in una valutazione generale come questa, ma possiamo dare delle indicazioni:

  • fino al 90% di risparmio per i costi di cottura cibo e produzione acqua calda sanitaria
  • fino al 70% di risparmio dei costi di energia elettrica per i consumi domestici (considerando un fotovoltaico senza batteria)

Con il risparmio ottenuto non solo si sostiene l’investimento annuale stimato (743 Euro all’anno), ma si ottiene anche un guadagno.
Per ottenere indicazioni più precise, bisogna fare uno studio specifico per ogni caso, ma al di là di ogni considerazione specifica, possiamo affermare che è possibile iniziare a vivere senza gas, anche se parzialmente, e che può essere alla portare di tutti.
Il passo 1 ed il passo 2 sono fattibili subito e senza studi termotecnici particolari, mentre il passo 3 può essere valutato con più attenzione con una DIAGNOSI ENERGETICA e può essere programmato per il futuro.
L’importante è aver avviato il processo per rendere più autonoma la propria casa dalle fonti fossili e più autosufficiente e “green” con l’utilizzo di fonti rinnovabili: un futuro senza gas e senza fonti fossili nelle nostre abitazioni è possibile ed è sempre più vicino.

Ed in condominio come posso eliminare il gas ?

Anche se hai un appartamento in condominio , puoi ottenere la certificazione GAS FREE del tuo appartamento.
Analizziamo qualche esempio:

  • Riscaldamento centralizzato: in questo caso puoi realizzare il SISTEMA BASE e degassificare il tuo appartamento azzerando il consumo di gas per cottura cibo e produzione di acqua calda sanitaria; potresti anche “staccarti” dall’impianto di riscaldamento condominiale (in questo caso avresti solo le spese fisse annuali da pagare) ed installare ad esempio un sistema con pompa di calore canalizzato con bocchette ben distribuite nelle varie stanze (sistema da progettare per ottenere il giusto comfort abitativo);
  • Riscaldamento autonomo: in questo caso oltre al SISTEMA BASE puoi completare il percorso con una casa gas free completa e certificata; resta da valutare bene lo spazio sul tetto realmente disponibile per l’impianto fotovoltaico, anche in base ai millesimi di proprietà;
  • Teleriscaldamento: se il tuo appartamento è collegato alla rete di teleriscaldamento, hai già una quota rinnovabile nella gestione della tua casa; purtroppo questa quota varia da città a città e spesso non è molto alta (è un argomento vasto che non possiamo trattare in questo articolo); per degassificare il tuo appartamento ti basta fare il Passo 1 (installare piano di cottura ad induzione) magari aggiungendo un impianto fotovoltaico a supporto, anche per i consumi domestici. Se l’impiantistica lo permette, è possibile realizzare anche il passo 2, laddove ad esempio l’acqua calda sanitaria non è prodotta con il teleriscaldamento;

LA NOVITA’ DELLE COMUNITA’ ENERGETICHE

  • Comunità energetiche: con l’introduzione e la diffusione delle comunità energetiche, anche i condomini a maggiore sviluppo verticale (quindi per intenderci quelli con più di 4 piani fuori terra, con poca superficie disponibile per l’installazione di impianti fotovoltaici per i singoli appartamenti) potranno assicurare per ogni appartamento l’utilizzo di energia elettrica da fonte rinnovabile, di fatto favorendo ancora di più la degassificazione degli appartamenti.

In tutti i casi si otterrà un importante risultato: AZZERAMENTO del consumo di gas metano per il singolo appartamento. Significa non avere più la bolletta del metano e non avere più il costo della manutenzione annuale della caldaia a metano (a volte utilizzata solo per produrre acqua calda sanitaria).

Zero Bollette, casa completamente autonoma ed autosufficiente ?

Quando leggete su internet “bolletta zero” oppure “casa senza bollette” etc. non dovete farvi ingannare: l’unica bolletta che si può azzerare è quella del metano (o quella del GPL e del Gasolio), ma di certo non si può ancora azzerare la bolletta dell’energia elettrica perchè scollegare fisicamente una casa dalle rete elettrica nazionale ha un costo iniziale di investimento non sostenibile.
Pertanto con una Casa Gas Free si azzera il costo della bolletta del combustibile fossile (metano, gpl, gasolio) e si riduce tantissimo (fino al 90%) il costo della bolletta di energia elettrica. Più si investe sull’involucro e sugli impianti, più le bollette elettriche si avvicinano a zero, senza mai realmente arrivarci.
L’unico modo per avere bollette zero (sia metano, sia elettrica) è vivere in una baita di montagna: in quel caso, la lontananza dalla rete di distribuzione elettrica, fa risultare più conveniente realizzare un sistema fotovoltaico ad isola, piuttosto che allacciarsi alla rete elettrica nazionale.
Un sistema OFF GRID (ad isola appunto) è più costoso di un sistema ON GRID (in parallelo con la rete elettrica) perchè bisogna sovradimensionare l’impianto fotovoltaico ed i relativi sistemi di accumulo, ma soprattutto bisogna prevedere un generatore di emergenza per garantire che durante le giornate (o le settimane) di scarso irraggiamento solare, si resti senza corrente.

GENERATORI AUSILIARI DI EMERGENZA

Ma come lo alimenti il generatore di emergenza ?
Purtroppo lo alimenti, nella stragrande maggioranza dei casi, con un combustibile fossile: benzina e gasolio, quasi sempre, oppure GPL.
Ci sono in commercio anche generatori a biogas, oppure a biodiesel, ma sono spesso di taglie molto grandi e non adatti all’utilizzo domestico.
Inoltre utilizzare biogas, oppure idrogeno (tecnologia interessantissima ma ancora troppo costosa per applicazioni residenziali), è in contrasto con i principi di sicurezza stabiliti nel nostro protocollo GAS FREE.
Per questo la nostra Associazione ambientalista mette in guardia tutti da chi millanta “BOLLETTE ZERO”, senza specificare come raggiunge questo risultato.

L’ITER GAS FREE GARANTITO E CERTIFICATO

Iter per eliminare il gas

Iter gas free

La nostra Associazione ambientalista ed il team di professionisti esperti che la segue, ha perfezionato dal 2011 ad oggi, uno strumento molto interessante per tutti i cittadini che vogliono iniziare a pensare GAS FREE: si tratta del ITER GAS FREE, pensato per seguire il cittadino passo dopo passo per eliminare il gas, fino al raggiungimento dell’obiettivo GAS FREE per ottenere una casa senza gas, più autonoma e più green che conserva il massimo comfort abitativo con la minima spesa di gestione.

Per iniziare con il percorso di degassificazione della propria abitazione, il primo STEP è GRATUITO e consiste nell’inserire i dati della propria abitazione sul portale dedicato per ottenere un REPORT BASE GRATUITO con i seguenti obiettivi:

  • VALUTAZIONI IMPIANTISTICHE
  • VALUTAZIONI TECNICO ECONOMICHE
  • VALUTAZIONI AMBIENTALI

Grazie a questa analisi preliminare gratuita, avrai indicazioni su impianti e costi e sulle possibilità reali di eliminare il gas e rendere la tua casa più autonoma dai combustibili fossili, più green e amica dell’ambiente, più sicura e sostenibile.

PROGETTISTI ESPERTI GAS FREE

Avrai inoltre a disposizione gli esperti dell’Associazione per valutare dubbi e perplessità sul passaggio in GAS FREE per eliminare il gas e soprattutto avrai un documento scritto su cui ragionare liberamente e senza pressioni commerciali: lo scopo infatti della nostra Associazione è diffondere la cultura GAS FREE e sensibilizzare gli italiani sulle tematiche ambientali relative all’eliminazione del metano, del GPL e del gasolio dalle proprie abitazioni.

Potrai poi scegliere di proseguire l’iter con gli STEP successivi avvalendoti di professionisti esperti GAS FREE suggeriti dalla nostra Associazione, oppure di tua fiducia, sempre con l’obiettivo di eliminare il gas da casa.

PROTOCOLLO DI CERTIFICAZIONE CASA GAS FREE

Per dare maggiora garanzia di risultato, anche con i professionisti di tua fiducia, abbiamo pubblicato il PROTOCOLLO DI CERTIFICAZIONE CASA GAS FREE (scaricabile gratuitamente dal nostro sito) ed abbiamo messo a disposizione la possibilità di certificare l’abitazione secondo questo protocollo, tramite un professionista terzo indipendente. Eliminare il gas è un obiettivo raggiungibile, anche solo parzialmente all’inizio, ma alla fine tutti gli italiani potranno dire addio alle fonti fossili.

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