Dal 2029 la vendita di caldaie a gas potrebbe essere vietata in Europa per facilitare il processo di transizione verso la tutela dell’ambiente.

Ridurre i danni del cambiamento climatico rimane una delle priorità dell’UE: per costruire un continente più verde, sono state sviluppate linee guida per il risparmio energetico ed è stato creato un pacchetto RePower Eu da 210 miliardi di dollari. Anche tra i passi che Bruxelles sta prendendo in considerazione per aiutare a cambiare la sua politica sui combustibili fossili c’è il divieto di vendita o sostituzione delle caldaie a gas, ma non immediatamente. È stato su tutti i media nell’ultimo anno.

Vuoi spegnere la caldaia a gas? Casa Gas Free viene in tuo aiuto

L’obiettivo dell’Unione Europea è quello di sviluppare un piano che possa risolvere in pochi anni il problema dell'”inquinamento” della caldaia a gas. La finestra limite designata è il 2029. Da quel momento in poi, gli impianti più vecchi potrebbero non essere più disponibili sul mercato. Allo stesso tempo, dovrebbero essere imposte restrizioni più severe in materia di progettazione ecocompatibile a tutti i sistemi di riscaldamento. Tuttavia, la fattibilità, la sostenibilità energetica e l’impatto economico delle opzioni storiche devono ancora essere quantificate.

Per fare un corretto dimensionamento di ogni impianto bisogna affiancarsi a dei professionisti del settore.

Casa Gas Free, con la sua esperienza decennale può venire in vostro aiuto fornendovi supporto a 360°.

Norma dell’Unione Europea

Pertanto, se confermata, la transizione dovrebbe richiedere 6 anni. Ed è durante questo periodo che gli impianti devono adeguarsi al nuovo standard. Tuttavia, è importante chiarire che i piani varati dalla Commissione europea attualmente forniscono una guida piuttosto che un’applicazione diretta. Affinché il divieto avvenga in questo modo, servono essenzialmente regolamenti che sono ancora in fase di elaborazione.

Certo, l’addio alla caldaia automatica a combustibili fossili è lento. Uno dei primi passi potrebbe avvenire tra il 2025 e il 2026 annullando la concessione di acquisto, un altro passo importante secondo il team di CASA GAS FREE è quello di effettuare una DIAGNOSI ENERGETICA dell’edificio/abitazione in modo da avere tutti i dati necessari per stilare un report dettagliato.

Tutti i nuovi incentivi dovrebbero riguardare solo l’installazione di tecnologie alternative e la sostituzione di vecchi impianti. Azioni da intraprendere contestualmente al degrado dell’efficienza energetica.

CASA GAS FREE l’alternativa alle caldaie a gas

Finora chi non voleva puntare sulle caldaie a gas poteva scegliere le alternative rappresentate da pompe di calore, caldaie elettriche, caldaie a biomassa e persino caldaie a ioni, che consistono in un sistema che capta l’energia e la trasferisce all’impianto interno in tre modi : geotermico (più costoso), aria-acqua e aria-aria.

In un bollitore elettrico, il riscaldamento avviene con acqua riscaldata da una resistenza elettrica. Non utilizza il gas, quindi è più economico dei combustibili fossili, ma può causare molti consumi se installato in un ambiente ampio. Gli impianti solari termici possono risolvere questo problema, ma costano decine di migliaia di euro.

Come qui descritto, il sistema a biomassa ricava la sua energia dalla combustione di legna o pellet. A seconda del tipo di impianto i prezzi possono variare di migliaia di euro (in queste zone sono previsti rimborsi per passaggio a pellet). La tecnologia ionica, invece, produce energia termica attraverso lo scambio ionico (attivato elettricamente). Non è necessario alcun collegamento esterno, ma il consumo è ovviamente superiore, circa 1,5 volte quello di una caldaia a pompa di calore.

Il Consiglio che possiamo fornirvi è quello di affiancarsi a degli esperti del settore, ed è per questo che l’Associazione Ambientalista CASA GAS FREE Ets mette a vostra disposizione la propria esperienza nel settore, per aiutare e consigliare tutti gli italiani.

COMPILA IL FORM PER ULTERIORI INFORMAZIONI 👇🏻