L’odore caratteristico del gas metano (forse sarebbe meglio parlare di puzza) viene aggiunto per facilitare l’individuazione di una fuga di gas.
A Ravanusa, in provincia di Agrigento, una fuga di gas metano ha causato una violenta esplosione alle 20.48 di sabato sera 11 dicembre, distruggendo una casa e danneggiandone altre tre. In realtà, l’odore di “gas” non è mai un buon segno e può essere un segnale d’allarme di una fuga di gas. Infatti, il metano è inodore e per identificarlo è stata aggiunta una sostanza speciale chiamata mercaptano.
Cosa provoca il “cattivo odore” del gas?
In natura, il metano è un gas incolore e inodore, ma quando viene utilizzato in casa ha un odore molto forte. Questo “odore” viene aggiunto artificialmente per facilitare l’individuazione delle perdite di gas. Il metano diventa altamente infiammabile quando la sua concentrazione raggiunge il 5-15%. In questo caso, una piccola scintilla può provocare un’esplosione, ad esempio in ambienti chiusi.
Per motivi di sicurezza, è quindi prassi comune aggiungere al gas sostanze chiamate deodoranti per rilevare le perdite. Il deodorante deve innanzitutto avere un odore molto forte, ma deve anche non produrre prodotti tossici dopo la combustione, essere chimicamente stabile e non reagire con il metano o le tubature.
I mercaptani (noti anche come “tioli”), che sono composti organici a base di zolfo, sono comunemente utilizzati. Certo, l’odore è sgradevole, ma sentendolo si può identificare il pericolo e affrontarlo prima che sia troppo tardi.
Come si elimina l’odore?
La deodorazione del gas metano viene effettuata alla fine del sistema di distribuzione del gas, “appena prima” che il gas entri in casa. La quantità di odorizzante aggiunta è tale che una concentrazione di metano dell’1%, cioè un quinto del limite di combustione, può essere rilevata senza problemi. È importante ricordare che i deodoranti sono obbligatori per gli edifici domestici dal 1971, ma non per altri usi come l’industria.
Cosa fare e come comportarsi in caso di fuga di gas
Se si sente odore di gas in casa, la prima e più difficile cosa da fare è mantenere la calma:
- chiudere il rubinetto del gas
- chiudere la rete del gas
- interrompere l’erogazione del gas e non accendere o spegnere alcuna luce
- non suonare il campanello e non accendere alcun apparecchio elettrico
- non usare fiammiferi, accendini o candele perché potrebbero provocare un incendio o una scintilla
- aprire le finestre per la ventilazione, chiudere le porte e uscire
- se l’odore è forte e persistente: uscire di casa
- una volta all’aperto: Chiamare i vigili del fuoco del 115
- se possibile, staccare la corrente elettrica da una presa lontana dall’odore di gas
- rientrare solo se si è certi che la fuga di gas sia cessata e che le autorità competenti abbiano completato l’ispezione
- seguire le istruzioni della polizia e delle autorità.
L’obiettivo dell’associazione CASA GAS FREE
- Perché eliminare il gas dalle case italiane ?
E’ conveniente rendere la propria casa autosufficiente? Utile ?
Domande che trovano risposta inoppugnabile in un solo termine: SICUREZZA.
Quasi ogni giorno in Italia si registra un incidente causato dal gas metano o dal gpl: nel 2019 ci sono stati circa 270 incidenti, con 35 decessi (Dati forniti dal Comitato Italiano Gas CIG). Inoltre anche l’inalazione quotidiana del gas, genera danni per la salute.
E’ innegabile quindi che bruciare GAS in casa comporti un rischio intrinseco (mitigabile seguendo le norme esistenti e la manutenzione annuale) e che in molte situazioni questo rischio si trasformi in incidente (a volte mortale).
Lo scopo della nostra Associazione è proprio quello dell’eliminazione dalle abitazioni italiane di qualsiasi combustibile di origine gassosa: si tratta di un obiettivo sicuramente ambizioso, ma assolutamente realizzabile, proprio per scongiurare problemi di questo genere e avere case più sicure.